Come montare directory remote con SSHFS

sshfs

SSH (Secure Shell) è un protocollo che ci consente accedere in modo sicuro ai computer remoti e le sue possibilità sono enormi poiché fondamentalmente ciò che faremo quando lo useremo è avere un server come se fossimo seduti davanti al suo schermo e alla sua tastiera. Oggi è disponibile su * nix attraverso OpenSSH, l'implementazione aperta arrivata nel 1999 e mostreremo una possibilità molto interessante per gli amministratori di sistema come montare directory remote su una macchina locale utilizzando SSHFS.

Grazie a questo possiamo utilizzare una directory su un computer remoto come parte della struttura di directory del nostro computer locale, con i conseguenti vantaggi come la possibilità di utilizzare script e altri in modo più semplice. E, naturalmente, possiamo anche usare un esploratore di file e grazie ad esso copiare o spostare file e cartelle trascinandoli e rilasciandoli, quindi vediamo come iniziare.

Logicamente, la prima cosa di cui avremo bisogno è avere un'installazione di OpenSSH già in esecuzione sul server a cui accediamo e anche sul client. Quindi è il momento di installare sshfs, cosa molto semplice grazie al fatto che questo strumento già È disponibile nel repository ufficiale di Ubuntu (e inoltre, viste le sue ridotte dimensioni inferiori a 50 Kb, quindi installabile in pochi secondi):

# apt-get install shfs

Ora che abbiamo installato sshfs dobbiamo usarlo in base al suo utilizzo, simile a ssh nel fatto che dovremo autenticarci tramite nome utente e password, motivo per cui è ovvio che detto utente deve essere un account valido sul computer remoto (nel nostro esempio sarà il computer con IP 192.168.1.100).

sshfs utente @ remotecomputer: / percorso / della / directory

Quindi ciò di cui abbiamo bisogno è creare la directory locale che punterà alla directory remota (che nel nostro esempio può essere / home / programmi), cosa che facciamo come segue:

#mkdir / mnt / server

Quindi montiamo la directory remota in questa directory, facendo:

#sshfs root@192.168.1.100: / home / programmi / / mnt / server

Ci verrà richiesta la password di root sul computer remoto, che dobbiamo conoscere quindi la inseriamo e dopo questo avremo montato il server remoto sul nostro computer locale. Qualcosa che possiamo facilmente controllare se eseguiamo:

$ df -h

O:

ls -l / mnt / server

Una volta che inizieremo a usarlo, apprezzeremo sicuramente il grande comfort che ci offre e, in tal caso, potremmo desiderare che questo processo venga eseguito automaticamente quando iniziamo la nostra attrezzatura. E possiamo ottenerlo, per il quale dobbiamo modificare il file /etc/fstab:

#vi / etc / fstab

Aggiungiamo la seguente voce:

sshfs#$root@192.168.1.100: / / mnt / server fuse defaults, idmap = user, allow_other, reconnect, _netdev, users 0 0

Con questo avremo quello che vogliamo, ma possiamo andare oltre e se la nostra squadra ha delle polemiche systemd come sistema di partenza possiamo utilizzare l'assemblaggio 'su richiesta', cioè, verrà eseguito automaticamente quando ne abbiamo bisogno (ad esempio, quando proviamo ad accedere alla directory locale che è collegata alla directory remota).

user @ remotecomputer: / home / programmi / / mnt / server fuse.sshfs noauto, x-systemd.automount, _netdev, users, idmap = user, allow_other, riconnetti 0 0


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