Il servizio di musica online Spotify continua a migliorare il proprio client su Linux con piccole modifiche che questa volta interessano a controlla la riprogettazione. Le nuove modifiche introdotte si concentrano sulla versione tavolo y non sono disponibili per tutti gli utentiin quanto è la prova del concetto.
In realtà, le modifiche sono così piccole che a meno che tu non abbia entrambe le versioni in vista non noterai alcuna differenza. Anche essendo così sottile le modifiche non sono passate inosservate e sono già sorti i primi reclami tra gli utenti.
Il client Spotify Linux sta subendo una serie di piccole modifiche nell'aspetto della sua interfaccia che migliorare i principali controlli dell'applicazione, dando un'apparenza di più pulizia al set generale. Nel caso di Linux, ricorda che stiamo parlando di un'applicazione desktop sperimentale, e non di una versione stabile e con supporto come client proprio del sistema Windows. Anche così, ci sono momenti in cui questa versione viene utilizzata per eseguire i primi test e progetti.
D'ora in poi, le icone il controllo del volume, le playlist e i dispositivi disponibili (come un Chromecast connesso), saranno posizionati in basso a destra dell'applicazione per essere più disponibili. Per fare questo, si è allungato la barra delle applicazioni, dando anche una dimensione maggiore all'immagine dell'album che stiamo ascoltando. Il nome della canzone e dell'artista rimarranno invariati per il momento, in linea con il resto del bar. D'altra parte, il pulsante "nuova playlist" è molto più prominente nel set, in parte anche grazie alla sua nuova etichetta.
Infine, ne vediamo alcuni cambio di colore Per quanto riguarda lo sfondo della barra delle applicazioni, che ora è nera, e la scomparsa dell'icona che accompagnava le categorie. Come sempre, un cambiamento che riguarda i gusti e di cui senza dubbio si parlerà.
fonte: Oddio Ubuntu!